Femina ridens è un film del 1969, scritto e diretto da Piero Schivazappa
Dietro una facciata di stimato ed irreprensibile filantropo, il Dottor Sayer nasconde un terribile segreto: per un complesso generato a causa di un trauma infantile teme che le donne si comportino, nell’atto sessuale, come le femmine degli scorpioni, cioè uccidano il maschio dopo l’accoppiamento. La paura delle donne gli ha fatto sviluppare un particolare sadismo, che sfoga su delle schiave a pagamento, nella sua villa isolata, attrezzata per ogni genere di tortura. Un giorno decide di mettere in pratica il suo sadismo ai danni di una sua dipendente, Mary. Dopo averla imprigionata e torturata, sia fisicamente che psicologicamente, minaccia la donna ripetutamente di morte, fingendosi un assassino e mostrandole foto e prove di sue precedenti vittime, finché Mary tenta il suicidio. A seguito di questo gesto, Sayer si innamora della donna, confessandole di non essere, in realtà, un assassino e rivelandole paure e debolezze. Mary, che inizialmente finge di corrispondere il sentimento verso l’uomo, si propone di aiutarlo a superare la sua misoginia ma, in realtà, il suo intento è realmente quello di ucciderlo durante il rapporto sessuale, cosa che nell’epilogo della scena fa, come l’uomo aveva sempre temuto.
Regia: Pietro Schivazappa, Italia 1969, durata 88’
Interpreti: Philippe Leroy, Dagmar Lassander, Lorenza Guerrieri.
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